Di quanto è il mutuo? In quale Valuta? Quanto dura?

Questa informazione, bisogna specificarlo subito, è individuabile al punto 5 del modello ESIS perché è proprio qui che viene indicata la somma che la banca mette a disposizione del mutuatario e contestualmente alla valuta del mutuo.

Intanto, dato che l'imposta dovuta viene trattenuta direttamente dalla banca che concede il finanziamento, va da sé che la cifra sarà inferiore a quella effettivamente erogata. Facendo un esempio, su un mutuo di 300.000 euro per l'acquisto della prima casa soggetto a un'imposta sostitutiva dello 0,25%, l'imposta ammonterà a 750 euro e verrà trattenuta dalla banca. Ne consegue che l'importo del mutuo (su cui poi verrà calcolato il piano di ammortamento) corrisponderà alla differenza tra 300.000 euro e 750 euro, ovvero 299.250 euro. Inoltre, laddove presenti, la banca potrebbe avere anche trattenuto l'importo delle spese per l'istruttoria e la perizia.

Ma ora bisogna stare molto attenti perché parliamo della valuta del mutuo. Trovandoci in Italia (e quindi nell'Eurozona) dovrebbe essere quasi certamente un mutuo erogato in euro. Ma alcuni istituti di credito (solitamente quelli che hanno la sede centrale all'estero) offrono anche mutui in valuta extraUE, in particolare in franchi svizzeri. Allora, per andare al sodo: è buona regola stipulare il mutuo nella stessa valuta in cui si percepisce il reddito, altrimenti l'operazione potrebbe trasformarsi in una rovina finanziaria.

Quanto alla durata, a parità di importo del finanziamento, è bene tenere a mente le seguenti regole:

• la durata è inversamente proporzionale alla rata, giacché l'importo della rata varia in funzione della durata del mutuo. Maggiore è la durata del mutuo più bassa è la rata (perché il prestito viene spalmato su più anni). Da questa regola ne scaturisce un'altra:

• la durata fa lievitare gli interessi.

In sostanza, più si spalma nel tempo il piano di rimborso, più questo sarà composto da interessi che, a ben vedere, costituiscono la parte "a fondo perduto" dell'investimento mutuo e di conseguenza, a rigor di logica finanziaria, sono la parte da minimizzare.

Spesso infatti la durata viene messa in secondo salvo poi, come può accadere spesso, pentirsi di una scelta iniziale effettuata con scarsa oculatezza