Perché cerare più offerte di mutuo

Il modello ESIS, di cui è stata già fatta menzione, è strutturato in diverse sezioni: la prima parte fornisce le informazioni sull'istituto che sta erogando il mutuo; la seconda descrive il prodotto. Facciamo due esempi:

1) lasciare in custodia un oggetto di valore ad un amico fidato;

2) far accompagnare il proprio figlio a scuola da una vicina di casa; in entrambi i casi si agirebbe con prudenza e ci si rivolgerebbe ad una persona conosciuta da tempo e che gode della nostra piena fiducia. Conoscere chi abbiamo davanti, o almeno raccogliere informazioni a riguardo, è sempre una buona regola da seguire, soprattutto se intendiamo affidare a questa persona una cosa preziosissima quale è buona parte del nostro futuro.

Detto ciò, non si comprende come mai non si agisce con altrettanto scrupolo quando ci si trova di fronte ad una banca o un istituto che eroga mutui. La prima referenza da verificare è controllare se è presente nell'elenco del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (www.fitd.it). Infatti il Fondo riveste un ruolo fondamentale ovvero quello di fare da garante qualora la banca abbia seri problemi finanziari anche se, trattandosi tecnicamente di un "debito" e non di un "credito" la preoccupazione sulla solvibilità finanziaria dell'istituto che ha erogato il mutuo è "superflua" in un certo senso...

La descrizione del prodotto comprende l'indicazione sul tipo di mutuo, se ipotecario o con altro genere di garanzia. L'ipoteca è a tutela della somma erogata per il mutuo, ma di solito non equivale a detta somma, bensì è parametrata su un valore di molto maggiore che può andare dal 120% fino al 150% e addirittura al 200% del prestito. Ciò è motivato dal fatto che la banca deve tutelarsi rispetto a spese ed interessi maturati durante l'ipoteca. In base alle norme però l'ipoteca dovrebbe rispettare un limite pari al capitale addizionato di tre annualità di interessi, più eventuali interessi di mora, ovvero circa il 120% del mutuo. Come mai è così importante questo noiosissimo discorso costellato di percentuali? Il punto che interessa al mutuatario è il seguente: l'onorario del notaio è calcolato sul valore dell'ipoteca e non sul valore del mutuo! Dunque un'ipoteca parametrata al 200% del valore piuttosto che al 120% sarà ben più onerosa per le tasche del povero mutuatario... parametrato sul valore dell'ipoteca e non sull'ammontare del prestito.

Il mutuatario deve anche sapere che il debitore ha diritto di pretendere la riduzione della somma iscritta al decrescere del debito. L'ipoteca deve essere rinnovata dopo 20 anni, quindi, per i mutui che durano di più, va considerato questo costo aggiuntivo (circa 100 euro), perché rinnovare l'ipoteca comporta spese aggiuntive che la banca può addebitare al mutuatario.