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Come trovare il metodo giusto per riuscire avere un mucchio di soldi a disposizione?
Si potrebbe tentare la Fortuna acquistando un biglietto della lotteria o si potrebbe scegliere tra centinaia di concorsi e giochi di vincita istantanea. Ma si sarebbe altresì consapevoli del fatto che la probabilità statistica di ottenere un risultato è piuttosto esigua.

 

D'altro canto, ci si arrabbierebbe moltissimo se il datore di lavoro ci decurtasse lo stipendio di circa 250 euro al mese... e pure ci si allarmerebbe - e non poco - se si ricevesse la richiesta di ridurre il proprio reddito di circa 3000 euro l'anno in ragione di un nuovo e fantomatico "regime fiscale".

Del resto, è ormai cronaca quotidiana la polemica politica che infuria intorno alla decisione di tassare quel bene primario che è la casa.

Detto ciò, sono già chiari almeno 3 concetti.

1) 250 euro al mese, ovvero circa 3000 euro l'anno, se calcolati su un bilancio reddituale annuale medio di un lavoratore dipendente (impiegato, insegnante, operaio) non sono certamente pochi (si pensi a come si potrebbe impiegare o investire quella somma di denaro).

2) Se guadagnare dei soldi extra non è semplice, sarebbe auspicabile cercare di non spendere denaro in modo sciocco evitando il più possibile sprechi (derivanti da decisioni azzardate) o prelievi ingiusti (per errore o dolo di terzi a causa di clausole vessatorie, eccetera).

3) La casa è il bene sul quale ancora gli Italiani investono di più, ritenendolo un bene essenziale per la famiglia.

Allora PERCHE' quando l'italiano medio decide di stipulare un mutuo per acquistare una casa non si preoccupa a sufficienza di verificare se il contratto che sta firmando gli sta costando, solitamente, intorno ai 250 euro in più al mese (importo che potrebbe invece risparmiare o spendere diversamente) ergo circa 3000 euro l'anno che, lungo un arco di tempo di 20/30 anni, si traducono in una cifra oscillante tra i 60mila e i 90mila euro?
Il mutuatario, in genere, o non se ne accorge o non vuole ammettere di soffrire di una "paralizzante soggezione psicologica" verso l'istituto erogante o l'intermediario finanziario. Basterebbe seguire alcuni semplici accorgimenti e prendersi 2 o 3 settimane di tempo per approfondire determinati argomenti - per comprendere i quali non bisogna essere laureati in economia o avere conseguito un master in finanza immobiliare - così da evitare di "regalare" alla banca o al venditore di mutui "giusto quei 2 o 3 anni di lavoro".
Il mutuo non è un "destino crudele ed ineluttabile" al quale è impossibile sottrarsi.
Anzi: può trasformarsi in un costo risparmiato che, di fatto, equivale ad un guadagno. In questo caso il termine "guadagno" va inteso nella logica in base alla quale, nel momento in cui ci si imbarca in un'operazione finanziaria piuttosto onerosa, il mancato pagamento di costi ed interessi generato dalla scelta della soluzione più economica, è assimilabile, a tutti gli effetti, ad un GUADAGNO.
In questa prospettiva i mutuatari avrebbero, in media, dai 40mila agli 80mila euro in più in tasca (calcolando che l'erogazione media per un mutuo si aggira intorno ai 150mila euro). Ne gioverebbero i consumi, grazie ad una maggiore liquidità diffusa.

Ne gioverebbe la ripresa economica.
E tutti sarebbero più felici ed anche più ricchi.

Diventare più ricchi e felici col "mutuo intelligente"? Si può!

Team Sitomutui

Marco Mangano

Esperto Mutui - Mediatore Creditizio

Adriana

Redattore 

Paola

Webmaster

Mattia

Autore

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